SCUOLA

Frammenti antologici

La scuola collettiva e l’istruzione obbligatoria sono ormai una delle conquiste più benefiche e definitive del nostro tempo… ma non bisogna per questo dimenticare i gravi danni insiti nel sistema collettivo. Se la formazione delle menti e delle coscienze giovanili nella scuola moderna, fatta oggi per necessità e quasi totalmente con opera collettiva, non è completata da un’educazione e istruzione strettamente individuale e personale, affidata alla scienza e all’educazione di un maestro, nel senso che a questa parola si dava nelle scuole d’arte della rinascenza, se inoltre la parte dello studio mnemonico e della cultura passiva, che deve pur stare alla base di ogni testa ben fatta, non è completata e ravvivata da un lavoro di ricerca personale, dallo stimolo all’esercizio delle tendenze individuali, la scuola finisce per diventare una monotona matrice di figurini umani e una macchina rotativa per la stampa di diplomati e laureati.
Don Carlo Gnocchi, Restaurazione della persona umana, 1946

La scuola alta e bassa, primaria e universitaria, continua a essere una gigantesca matrice di intelligenze “in serie”, dove tutto il lavoro consiste nel far ingollare ai «pazienti» una porzione, quanto più possibile voluminosa, di nozioni e dove il piacere della scoperta, la soddisfazione dell’attività personale, la gioia della creazione, lo sforzo di provarsi in altro campo che non sia quello strettamente meccanico della memoria, è pressoché assente; se non esplicitamentem vietato, almeno impedito dalla mole opprimente dei programmi da svolgere sotto la spada di Damocle degli esami, per gli scolari, e quella delle ispezioni, per gli insegnanti.
Don Carlo Gnocchi, Restaurazione della persona umana, 1946

Mutare o standardizzare il tipo intellettuale umano, come qualche volta fa la scuola, vuol dire appiattire la vita interiore degli individui e ostacolare la realizzazione di un piano sapientemente predisposto da Dio a bene dei singoli e di tutto il corpo sociale, privando la società di vocazioni sentite e quasi di organi della sua vita.
Don Carlo Gnocchi, Restaurazione della persona umana, 1946