FAMIGLIA

Frammenti antologici

In fin dei conti non ho più nessuno al mondo e ho anche un dovere di pietà verso una madre che deve star staccata, in una malattia cronica di 19 mesi, dal suo unico figlio, in mano ad una sorella che ogni tanto sente e fa sentire il peso del suo sacrificio, che a 73 anni non può non avere un carattere difficile per una povera inferma… Quando poi penso che se Dio me la togliesse non potrei aver la consolazione di aver passato gli ultimi tempi con lei… la regola mi pare un po troppo dura.
Don Carlo Gnocchi, lettera al rettore del seminario, 1925

La concezione del “ragazzo balocco” non è precisamente quella dei genitori cristiani. I figlioli non sono nostri, ma del Signore; ci sono ceduti provvisoriamente in deposito, per formarli a Lui.
Don Carlo Gnocchi, Andate ed insegnate, 1934

Il miglior collegio non vale un buona mamma.
Don Carlo Gnocchi, Educazione del cuore, 1937

I figlioli devono stare in compagnia dei genitori per imparare ad amarli.
Don Carlo Gnocchi, Educazione del cuore, 1937

I figli non sono per i genitori; sono per Dio. Hanno una loro missione nel mondo e una via propria da battere; con la benedizione dei genitori.
Don Carlo Gnocchi, Educazione del cuore, 1937

L’educazione dell’amore, e specialmente dell’amore familiare, fallisce inesorabilmente, quando viene a mancare la visione di una casa ordinata, pacifica e amorosa.
Don Carlo Gnocchi, Educazione del cuore, 1937

Il matrimonio resterà sempre un’incognita. Chi di voi genitori, che non sia incosciente, vi è entrato con passo “sicuro”? La vita è lunga e l’uomo è sempre uno sconosciuto, per sé e per gli altri. Malgrado ogni ricerca, ogni riflessione più attenta e i consigli più preziosi, rimarrà sempre una zona d’ombra nella quale i riflettori dell’umana sapienza non riusciranno a scovare il pericolo. Questa è la zona riservata a Dio.
Don Carlo Gnocchi, Educazione del cuore, 1937

Una vicendevole conoscenza della psicologia dei sessi è la più utile e propedeutica a una felice intesa matrimoniale. Si può affermare che la maggior parte delle discussioni nella vita familiare provengono dall’incomprensione della psicologia dell’altro coniuge. Molti uomini si comportano praticamente come se la donna fosse… un uomo in gonnella. E viceversa. Ma quanto costano nella vita questi errori di anagrafe! Alle volte ci vogliono molti anni di sorda guerriglia fra i coniugi prima di arrivare alla constatazione che la differenza psicologica dei sessi è smisuratamente più grande e non meno importante della differenza fisiologica e che tale diversità non può essere annullata, senza paralizzare il progresso della vita matrimoniale, dove l’uomo e la donna hanno una funzione “complementare”.
Don Carlo Gnocchi, Educazione del cuore, 1937

Non matrimoni di passioni, ma neppure matrimoni di ragione. L’assenza del sentimento non è meno dannosa a un felice matrimonio dell’assenza della ragione. Matrimonio d’amore invece, nel senso veramente umano di questa parola; cioè d’amor ragionevole.
Don Carlo Gnocchi, Educazione del cuore, 1937

Le leggi dello Stato e la tradizione cristiana del nostro buon popolo fanno ancora buona guardia ai fondamenti della famiglia. Però non mancano errori teorici che preparano la via a concessioni sempre più larghe e ad attuazioni sempre più licenziose nella condotta dell’amore.
Don Carlo Gnocchi, Educazione del cuore, 1937

Possiamo parlare con esattezza di una vocazione alla famiglia. Solo il naturalismo mortificando e riducendo il matrimonio ad un atto puramente contrattuale e legalistico, può averci fatto dimenticare questa realtà.
Don Carlo Gnocchi, la direzione spirituale nella preparazione dei giovani alla famiglia, 1939

Quando si accetta il dono della vita, dono supremo di Dio, atto grande di fiducia da parte sua in coloro che sono depositari di un'anima da educare per la vita del Cielo, Dio ricompensa con la gioia più pura… Come è bella, e direi eroica, l'impresa della vita, quando la si vede cristianamente, quando la si vede svolgersi, pur tra inevitabili pene e difficoltà, sotto lo sguardo e la direzione del Padre che sta nei cieli e che tutte le cose conduce e guida alla salvezza e felicità eterna delle nostre anime! Anche il dolore, come purificazione e distacco dalle cose terrene, può attaccarci più direttamente a Dio. Come anch'io ho provato nel grave dolore della morte della mia mamma.
Don Carlo Gnocchi, lettera a Mario Biassoni, 16 ottobre 1940

Anche se ricevessi cento lettere affettuose, sono sempre di gente estranea pronta domani a dimenticare, ma il sangue è un vincolo potente e profondo.
Don Carlo Gnocchi, lettera a Mario Biassoni, 7 ottobre 1941

Quanto bene ho voluto e quanto più ne voglio ora alla mia mamma! Come misuro ogni giorno di più il suo amore forte, la sua dedizione silenziosa al dovere, la sua santità cristiana. Ma bisogna aver vissuto e sofferto un po’ per capire e amare davveo i genitori.
Don Carlo Gnocchi, lettera ad una madre del Gonzaga, 1941

Quanto mi è vicina al cuore la mia mamma. Più mi allontano nel tempo e più essa si approfondisce nella mia vita.
Don Carlo Gnocchi, lettera a Mario Biassoni, 13 novembre 1942

La famiglia è un grande peso di responsabilità; ma anche la vera e più grande dignità dell’uomo.
Don Carlo Gnocchi, lettera a Mario Biassoni 23 novembre 1942

Ho bisogno di un ambiente e di una famiglia che aiuti la mia vita spirituale e il mio lavoro perché questa vita dispersiva e solitaria non serve alla mia santificazione e la rende molto difficile. Ora è tempo, perché la vita se ne va, che io pensi all vita eterna.
Don Carlo Gnocchi, lettera a don Pensa, 9 marzo 1947

Inutile dirle quanto mi fu gradito il suo ricordo scritto e le sue parole di comprensione per il mio nuovo lavoro di carità. Tengo assai al suo consenso ed al suo consiglio in quanto ispirati ai sensi cristiani ed all’affetto materno, nel ricordo sempre vivo della mia cara e buona mamma, maestra sempre viva per me di cristiana carità e di azione soprannaturale.      
Don Carlo Gnocchi, lettera a donna Lina Orombelli, 29 settembre 1948