Il piccolo ecuadoregno, inserito all'Istituto di... (Leggi tutto)
Anche quest'anno la Fondazione Don Gnocchi ha offerto un contributo significativo a “Nanoinnovation”, la più importante conferenza italiana dedicata al mondo delle nanotecnologie, svoltasi nei giorni scorsi alla facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma. L'evento rappresenta un'occasione unica per riunire esperti, ricercatori e professionisti coinvolti nello sviluppo delle nanotecnologie e nella loro integrazione con altre tecnologie abilitanti. La partecipazione della “Don Gnocchi” conferma il ruolo di primo piano raggiunto in questi anni nella ricerca e nell'innovazione tecnologica, con particolare attenzione alle applicazioni delle nanotecnologie in ambito medico e riabilitativo.
L'intervento alla conferenza della direttrice scientifica di Fondazione, prof.ssa Cristina Messa
L’intervento del direttore scientifico di Fondazione, professoressa Cristina Messa, ha sottolineato come la nanomedicina offra un importante supporto per la diagnosi, la prognosi e la valutazione delle terapie farmacologiche e riabilitative, grazie allo studio di biomarcatori, un ambito di ricerca portato avanti con importanti risultati dal laboratorio di nanomedicina e biofotonica clinica (Labion) dell’IRCCS “S.Maria Nascente” di Milano, guidato dalla dottoressa Marzia Bedoni.
Durante i lavori della conferenza, la dottoressa Bedoni insieme al professor Giovanni Tosi, dell’università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ha organizzato il workshop “Nanomedicine: from Research to Clinic Application”. L’edizione di quest'anno ha trattato storie di successo, recenti progressi nella ricerca accademica e nelle tecnologie per la caratterizzazione avanzata dei nanomateriali.
Le ricercatrici del laboratorio di nanomedicina e biofotonica Labion della Fondazione Don Gnocchi
Inoltre, il gruppo Labion della Fondazione Don Gnocchi ha dato un prezioso contributo alla conferenza con presentazioni sui temi delle vescicole extracellulari e delle nanoparticelle lipidiche.
Alice Gualerzi, ricercatrice senior, ha presieduto due sessioni sul tema delle vescicole extracellulari nella riproduzione e tenuto una relazione sull'aspetto interdisciplinare della nanomedicina durante l'evento “YoungInnovation”.
Francesca Rodà, dottoranda, ha parlato delle interazioni delle nanoparticelle lipidiche contenenti mRNA con le cellule del sistema immunitario, mentre Aurora Mangolini, ricercatrice junior, ha presentato il progetto sull’utilizzo delle vescicole extracellulari come biomarcatori dei meccanismi rigenerativi indotti dalla riabilitazione dopo un trapianto di cuore.
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