Un momento educativo, ma anche e soprattutto un’occasione di integrazione e divertimento. Nientemeno che con un Open Day di scherma paralimpica, guidato dal campione italiano Lorenzo Radice. Protagonisti gli oltre cinquanta utenti dei Centri Diurni Disabili (CDD) e della Residenza Sanitaria Disabili (RSD) del Centro “S. Maria Nascente” di Milano e del Centro “Multiservizi” di Legnano (Mi).

La prova di scherma si è svolta nell’area esterna della struttura milanese ed è stata promossa dalla direzione educativa e da Antonio Spinelli, referente per le attività sportive per gli utenti dei CDD e RSD, con un partner d’eccezione: l’Accademia Scherma Milano, presieduta da Radice, che con grande entusiasmo ha fatto suo questo originale progetto. Si tratta di una società sportiva con finalità inclusive, molto attiva a favore delle persone normodotate, in carrozzina, ipo e non vedenti, con disabilità intellettivo-relazionali e con malattia di Alzheimer.

Entusiasmo alle stelle da parte di tutti i partecipanti, che si sono alternati nella prova pratica della disciplina: «È stata una mattinata diversa e allegra – commenta Antonio Spinelli -. Insieme ai tutti i ragazzi, ai loro educatori, assistenti e coordinatori abbiamo trascorso un bel momento di integrazione e socializzazione, dai contenuti peraltro molto elevati, che per certi versi solo lo sport è in grado di garantire. L’augurio è che possa seguire un secondo momento in cui verranno selezionati i ragazzi più desiderosi di continuare il progetto. Sarebbe auspicabile creare anche un progetto unitario per tutti i Centri italiani della Fondazione Don Gnocchi, al fine di avviare più atleti alla pratica sportiva della scherma».

Soddisfazione condivisa da Elena Morselli, responsabile del Servizio Socio-Educativo del Centro “S. Maria Nascente”: «Davvero una bella mattinata - sottolinea -. La competenza, la maestria, l’empatia e la simpatia di Lorenzo Radice e del suo collega Leonardo nell’ingaggiare i ragazzi nella prova di scherma sono stati vincenti. È stato un appuntamento che ha aperto possibili orizzonti di collaborazione, affinché a breve questa disciplina possa trovare spazio tra le attività proposte per i ragazzi di RSD e CDD. È importante coinvolgere i ragazzi in attività nuove e stimolanti che possano magari rappresentare l’occasione per andare oltre le pareti dei nostri Centri e trovare spazi e tempi dedicati, oltre a nuovi amici in un’ottica inclusiva».