Nuovo, prestigioso riconoscimento per un ricercatore “Don Gnocchi”. Il professor Mario “Mago” Clerici (nella foto), direttore scientifico dell’IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano, compare nella classifica dei migliori scienziati al mondo nel campo dell'immunologia pubblicata dal team di Research.com. Allo stesso professor Clerici è stato inoltre assegnato il premio “Immunology Leader Award” per il 2024.

La pubblicazione annuale delle classifiche di Research.com viene regolarmente presentata dalle più importanti università al mondo, tra cui il MIT di Boston, l'Università di Harvard e l'Università di Oxford ed è una grande opportunità per comprendere in che direzione muovono gli studi e le ricerche della comunità scientifica internazionale.
La classifica dei migliori ricercatori è una lista affidabile di scienziati di spicco, basata su un esame meticoloso di 166.880 studiosi e determinata da molteplici fonti di dati bibliometrici. Per l'area dell'immunologia sono stati esaminati quasi 12 mila ricercatori: il professor Clerici figura al 408° posto a livello mondiale e al 9° posto in Italia.

Studi su malattie trasmissibili e patologie neurodegenerative

Mario Clerici è direttore del Dipartimento Fisiopatologia Medico-Chirurgica e Trapianti all’Università degli Studi di Milano. Direttore scientifico dell’IRCCS “Don Gnocchi” di Milano, guida nella stessa struttura milanese della Fondazione il Laboratorio di Medicina Molecolare e Biotecnologie. Nel corso della sua carriera ha condotto ricerche in numerosi ambiti, dalla patogenesi delle malattie trasmissibili alla medicina rigenerativa e dei trapianti, fino allo studio di patologie croniche neurodegenerative, metaboliche e cardiovascolari. È autore di oltre 630 pubblicazioni scientifiche.
«Il nostro obiettivo – spiegano gli autori di Research.com - è motivare studiosi, imprenditori ed enti amministrativi di tutto il mondo condividendo gli obiettivi delle ricerche dei maggiori esperti e dare modo all’intera comunità scientifica internazionale di seguire i maggiori esperti negli specifici campi di ricerca, nei diversi Paesi o anche all'interno degli stessi istituti di ricerca».
Questo ennesimo riconoscimento internazionale per un ricercatore della Fondazione conferma il livello di eccellenza raggiunto in questi ultimi anni dalla “Don Gnocchi” nell’ambito della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica.