Il piccolo ecuadoregno, inserito all'Istituto di... (Leggi tutto)
Importante e significativo passo in avanti per “Teseo - Fragilità e demenze in una comunità che cura”, l’innovativo progetto per la città di Milano promosso dalla Fondazione Don Gnocchi - che ne è capofila - con Airalzh Onlus, Associazione per la Ricerca Sociale, Caritas Ambrosiana e Sociosfera Onlus. In occasione della Giornata Mondiale Alzheimer, in calendario il 21 settembre, sarà messo on line il nuovo sito internet che ha l’obiettivo di sensibilizzare e informare pazienti e caregivers sulla demenza e su come affrontarla, mettendo in rete informazioni e indicazioni utili sui servizi sanitari e sociali e su come accedervi.
Raggiungibile all’indirizzo www.progettoteseo.it, il sito supporta il progetto - sostenuto dalla Fondazione Cariplo – che non intende offrire nuovi servizi, quanto rendere più fluida e accessibile la collaborazione fra quelli esistenti e le famiglie, in particolare con l’attivazione di una Centrale Operativa di nuova generazione che mette a disposizione case-manager qualificati, veri e propri accompagnatori a supporto dei caregivers per coordinare e rendere più efficaci gli interventi comuni.
Con loro, anche i volontari che operano nelle comunità (ad esempio quelli dei Centri di ascolto di Caritas Ambrosiana), appositamente formati perchè sappiano ascoltare, cogliere i primi segni della malattia e facilitare l’accesso alle risorse del progetto.
Tra i contenuti del sito, la sezione "La demenza", dove vengono descritti i sintomi della malattia, con un approfondimento sui dieci principali campanelli d'allarme e una panoramica dei numeri relativi alla malattia. Un ulteriore capitolo è dedicato alla figura del caregiver, di colui che si prende cura della persona con demenza, con informazioni e consigli su come comportarsi nelle situazioni più comuni. E ancora la sezione “Storie”, che raccoglie le esperienze di coloro che convivono o che hanno convissuto con la malattia. È comunque previsto lo sviluppo di ulteriori sezioni, destinate ad ampliare e arricchire ulteriormente l’offerta informativa e di supporto.
«Il sito ha lo scopo di contribuire a cambiare la cultura dell’assistenza al malato di Alzheimer - spiega il dottor Fabrizio Giunco, geriatra, responsabile del progetto –. È uno degli obiettivi del Progetto e a Milano stiamo procedendo con risultati incoraggianti: non si tratta solo di offrire servizi ma, soprattutto, di garantire alle persone ciò di cui hanno più bisogno: ascolto, attenzione, dialogo, indicazioni giuste nel momento giusto. Non ultimo, prefigurare con loro il futuro, così da prepararsi per tempo alle fasi più difficili della malattia».
«Il Progetto Teseo ha operato in una modalità completamente innovativa - aggiunge Sergio Pasquinelli, presidente di ARS-Associazione per la ricerca Sociale - facendo da ponte tra le risorse della comunità e quelle istituzionali. Con il sito metteremo a disposizione uno strumento che valorizzerà al massimo questo lavoro. Protagonista di questo progetto è la comunità: persone e famiglie che vivono malattie croniche non possono essere lasciate sole, devono avvertire l’attenzione di tutti, dai vicini di casa agli operatori dei servizi più qualificati».
«Si stima che a Milano ci siano 30 mila persone affette da decadimento cognitivo - conclude Lamberto Bertolé, assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano -: un numero importante e costantemente in aumento che ci induce a riflettere e lavorare ancora più intensamente per costruire una rete di supporto per i pazienti e, soprattutto, per i familiari e i caregiver che spesso portano da soli un carico di cura molto gravoso. In questo scenario, il progetto Teseo propone un approccio alla gestione della non autosufficienza che permette di superare la frammentazione per garantire informazioni adeguate che aiutino a portare avanti un percorso di cura complesso e spesso imprevisto e improvviso».
Entro la fine dell’anno, le organizzazioni del Progetto Teseo metteranno inoltre a disposizione due importanti guide – la prima dedicata alle persone affette da demenza, la seconda ai loro caregivers - tradotte e adattate da altrettanti lavori realizzati dall’Alzheimer's Society inglese. Un lavoro straordinario e inedito per integrare, accanto all’attività pratica, azioni di sensibilizzazione e diffusione di buone informazioni nella popolazione, in applicazione delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla realizzazione di comunità amichevoli per la vecchiaia e per la demenza.
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