Industria 4.0, si parte: anche la Fondazione Don Gnocchi è pronta a giocare il proprio ruolo. E’ in corso in questi giorni la presentazione in alcune città italiane, dopo la partenza a Palermo il 15 novembre scorso, del primo bando del Centro di Competenza Artes 4.0, per finanziare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in chiave Industria 4.0.

La Fondazione Don Gnocchi, tra i soci fondatori dell’ente, di cui è capofila la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, metterà a disposizione strutture (in particolare i laboratori di analisi del movimento) tecnologie e professionalità per contributi nel settore della sicurezza sui luoghi di lavoro, sperimentazione di devices in ottica di prevenzione e salute dei lavoratori, e trasformazione digitale della cura e assistenza delle persone per lo sviluppo dell’ “Ospedale 4.0”.

L’iniziativa, nata nell’ambito del Piano nazionale Industria 4.0 del Ministero dello Sviluppo Economico, offrirà servizi rivolti in particolare alle Piccole e Medie Imprese per supportarle nei processi di innovazione tecnologica e robotica. Tra i 35 soci fondatori (Università ed enti di ricerca, enti pubblici grandi imprese, Fondazioni, realtà del Terzo Settore e start-up), Fondazione Don Gnocchi e Campus Biomedico di Roma rappresentano gli enti che operano in ambito sanitario.

Il bando, a cui potranno accedere tutte le aziende sul territorio nazionale interessate allo sviluppo di competenze e di innovazioni per l’impresa, prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di contributi concessi ed erogati alle imprese beneficiarie nella misura massima del 50% dei costi/spese ammissibili sostenuti e documentati, e fino all’importo massimo di 200.000 euro per ciascun progetto.

Il Centro di Competenza, che ha sede a Pontedera (Pisa), opererà prevalentemente nell’Italia Centrale, con il supporto formale di 7 Regioni: Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Sardegna, Sicilia, Liguria, mirando a collaborazioni con il resto del Paese e a livello internazionale. Non farà solo assistenza diretta per lo sviluppo di progetti, ma anche programmi di formazione, orientamento e sensibilizzazione, fino a fornire un supporto nell’autovalutazione della “maturità digitale”, come un “tutor” che accompagnerà passo passo le imprese nell’intricata e non sempre accessibile giungla delle innovazioni tecnologiche, per essere all’avanguardia, migliorare l’efficienza e la competitività sul mercato.