La Bolivia, con un Indice di Sviluppo Umano pari a 0,663,... (Leggi tutto)
Progetto cofinanziato da fondi propri e oblazioni.
Partner locale: Centro di Riabilitazione per bambini disabili “Marija Nasa Nada” (“Maria Nostra Speranza”);
Collaborazioni:
Il Centro è stato realizzato dalla Fondazione Don Gnocchi tramite il cofinanziamento di Regione Lombardia ed è stato inaugurato nel settembre del 2004. Gestito da una partnership composta dai Comuni limitrofi e da associazioni locali e italiane, rappresenta un punto di riferimento per il territorio circostante.
A tutt'oggi la Fondazione Don Gnocchi svolge attività di sostegno economico, attività di supervisione e accompagnamento nella gestione del Ccentro, soprattutto per quanto riguarda la formazione degli operatori del campo della riabilitazione. Nel maggio 2018, grazie al supporto di Fondazione è stato inaugurato un nuovo reparto del Centro dedicato ai disturbi dello spettro autistico.
La Federazione della Bosnia-Erzegovina si sta avviando oggi ad una lenta ripresa dai danni causati dalla rovinosa guerra. Il sistema sanitario in costante evoluzione resta però inaccessibile ad alcuni, soprattutto alle persone con disabilità. Frammentazione e complessità amministrativo-istituzionale rendono difficile sia le riforme che l'implementazione degli aiuti di cooperazione.
Nonostante il Paese sia in costante evoluzione economica e sociale, sono tuttora necessari interventi educativi e sanitari per ricostruire un solido tessuto sociale, soprattutto in tema di disabilità. Il Centro risponde ad un concreto bisogno di servizi in ambito sociale, sanitario e riabilitativo destinati a pazienti in età evolutiva, affetti da disabilità fisica e/o cognitiva.
Il programma consiste nell'accompagnamento alla gestione del Centro sia dal punto di vista organizzativo-amministrativo che rispetto alla supervisione delle attività di formazione.
Tre gli ambiti di intervento:
Beneficiario del progetto è il Centro “Marija Nasa Nada” di Široki Brijeg - Mostar, in modo particolare tutto il personale e i suoi pazienti. Tra i beneficiari più indiretti risultano le famiglie degli assistiti, l'intera comunità circostante, nonché le istituzioni locali coinvolte direttamente.