Allestimenti suggestivi, testimonianze di ragazzi e... (Leggi tutto)
Si chiama “Pathway Companion” il progetto presentato in occasione dell’apertura a Milano del nuovo Accessibility Discovery Center di Google e che vede coinvolta la Fondazione Don Gnocchi, in particolare il Dipartimento di Neuropsichiatria e Riabilitazione dell’età Evolutiva, diretto dalla dottoressa Anna Cavallini, e la Direzione Sviluppo Innovazione, diretta dal dottor Furio Gramatica, con il ruolo di project manager ricoperto dall’ingegner Mattia Randazzo.
Il progetto, finanziato da Google.org e realizzato con la no-profit romana Fondazione Mondo Digitale, l’azienda viterbese ITlogix e l’Università Roma 3 ha come obiettivo lo sviluppo di una piattaforma di tutoraggio intelligente che - basandosi sull’esperienza di neuropsicologi e neuropsichiatri infantili e sulle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale Generativa - funga da supporto per i bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES) convertendo contenuti didattici standard in formati più fruibili e coinvolgenti, sotto la supervisione dell’insegnante e dei genitori.
Secondo le ultime indagini Istat, gli alunni con disabilità tra i banchi sono in continuo aumento: il 4,1% del totale degli iscritti. Aumenta il numero degli insegnanti di sostegno (+10%), con un buon rapporto alunno-insegnante, ma non migliora l’efficacia dell’apprendimento perché un docente su tre non ha una formazione specifica e il 12% viene assegnato in ritardo. Inoltre, gli strumenti usati spesso non si adattano alle necessità degli studenti in maniera flessibile.
Con il miglioramento delle tecnologie sono emersi nuovi strumenti di supporto per gli studenti con bisogni educativi speciali.
Ad esempio, la sintesi vocale permette a uno studente con difficoltà di lettura di ascoltare un testo scritto in autonomia, senza la necessità della presenza di un docente o di un genitore. Tuttavia, altri strumenti sono ancora applicati manualmente, come la sottolineatura del testo per evidenziare i concetti chiave e la conseguente generazione di mappe concettuali. Considerato l’aumento di anno in anno di questi studenti, l’applicazione di questi strumenti manualmente e per ogni studente della propria classe da parte del docente può causare un rallentamento della didattica.
La tecnologia di questa piattaforma innovativa si basa su tre potenti motori di intelligenza artificiale, addestrati per garantire un supporto educativo personalizzato: il primo individua gli strumenti compensativi più adatti ai BES dello studente, il secondo permette di adattare automaticamente qualsiasi materiale didattico, caricato dall'insegnante o dal tutor, personalizzandolo con gli strumenti compensativi identificati. Infine, il terzo motore migliora costantemente la personalizzazione dell’adattamento dei contenuti.
L’interazione con la piattaforma avviene attraverso una chat, che consente di richiedere anche ulteriori modifiche o raffinamenti del materiale didattico. In questo modo, gli utenti possono ottenere rapidamente risposte e suggerimenti su misura, rendendo l’esperienza fluida e priva di barriere tecnologiche.x
«La continuità del supporto ai bambini con bisogni educativi speciali, alle loro famiglie e ai loro insegnanti - spiega Anna Cavallini, direttrice del Dipartimento di Neuropsichiatria e Riabilitazione dell’età Evolutiva della Fondazione Don Gnocchi - è un’esigenza che supera il perimetro dell’assistenza sanitaria e tocca il diritto dei bambini stessi a vivere a pieno la propria vita».
«Questo progetto - aggiunge Furio Gramatica, direttore Sviluppo e Innovazione della Fondazione Don Gnocchi - è un chiaro esempio di come l’intelligenza artificiale possa essere messa al servizio dei più fragili e diventare strumento di integrazione sociale, in linea con la mission della Fondazione Don Gnocchi. Partire dal sapere delle specialiste cliniche per strutturare il modello su cui l’intelligenza artificiale dovrà essere addestrata, permetterà di generare una soluzione innovativa e realmente utile».
La dottoressa Anna Cavallini e il dottor Furio Gramatica
Il ruolo dell’intelligenza artificiale sarà quindi quello di riadattare i contenuti didattici forniti dai docenti secondo gli strumenti compensativi previsti per ogni studente. Tuttavia, lo studente non sarà lasciato solo nell’interagire con l’Intelligenza Artificiale, ma sarà sempre sotto la supervisione del proprio genitore, che agirà così come mediatore tra l’intelligenza artificiale e il bambino.
La piattaforma “Pathway Companion” risponderà anche a un’esigenza di continuità di supporto lungo tutto il percorso scolastico, seguendo la crescita degli alunni in modo dinamico e coprendo l’assenza di tale continuità, spesso causata dalla mancanza di risorse e dalle lunghe liste di attesa. La piattaforma supporterà la presa in carico di un alunno non appena questo verrà registrato e lo seguirà con continuità lungo tutto il suo percorso scolastico, adattando gli strumenti compensativi e il materiale didattico.
«Da quasi 25 anni siamo impegnati a promuovere l’uso inclusivo delle tecnologie per garantire la piena partecipazione delle persone e favorire lo sviluppo equo delle comunità, partendo dal diritto fondamentale alla conoscenza - conclude Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale ETS -. Con “Pathway Companion” abbiamo combinato la nostra esperienza e sensibilità con quelle di Google e gli altri partner per realizzare uno strumento innovativo, accessibile e coinvolgente».
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