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Un piccolo spazio sospeso tra arte e riabilitazione, dove sensi, emozioni e relazioni si intrecciano in modo nuovo. È quello che si è creato all’interno della nuova biblioteca inclusiva IN-BIBLIO (la cui inaugurazione ufficiale è in programma l’8 novembre) del Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano della Fondazione Don Gnocchi, che in occasione dello Slash Festival 2025 ha ospitato lo spettacolo immersivo “Il Giardino Segreto”, realizzato dalla compagnia ArteVOX Teatro.


Cinque bambini con disturbo dello spettro autistico, seguiti dalla Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile della Fondazione e accompagnati dai loro terapisti, sono stati protagonisti di un percorso teatrale costruito su misura per loro. In un ambiente accogliente e protetto, fatto di tele e cuscini bianchi e tinte tenui, hanno incontrato Samay, un inventore di modi nuovi per fare amicizia, che con il suo “viaggiarmadio” li ha guidati attraverso i cinque regni del creato — piante, animali, mare, cielo e minerali — stimolando curiosità, scoperta e condivisione.
«È stato sorprendente – racconta la dottoressa Anna Cavallini, direttrice del Dipartimento di Neuropsichiatria e Riabilitazione dell’Età Evolutiva della Fondazione Don Gnocchi – osservare come la storia, raccontata attraverso materiali concreti, abbia immerso i bambini nel racconto. Ognuno a modo suo ha visto, sentito, toccato, annusato, gustato; ha potuto scegliere se e come partecipare, quanto lasciarsi attraversare e quanto condividere. Ciò che mi ha commosso è stato vedere tutti coinvolti, senza mai alcun segno di disagio o insofferenza».


Lo spettacolo, ideato e diretto da Anna Maini, con illustrazioni di Rossana Maggi, costumi di Claudia Botta e la performer Woody Palmieri, rappresenta un esempio di teatro sensoriale e inclusivo. «Il Giardino Segreto – spiega Anna Maini, co-fondatrice e art director di ArteVOX Teatro, compagnia impegnata nella produzione teatrale per adulti e nuove generazioni, con una forte inclinazione verso i progetti che uniscono arti performative e arti visive, e aprono al confronto con la disabilità, la neurodivergenza e l’inclusione – è prima di tutto un luogo abilitante. Noi partiamo dal principio che non sia la persona a essere disabile, ma il contesto che la disabilita. Un ambiente accessibile e accogliente può trasformare l’esperienza, rendendo possibile la partecipazione di tutti».


Il progetto è stato ospitato all’interno della seconda edizione dello Slash Festival, evento milanese promosso da ArteVOX per trasformare l’accessibilità nelle arti performative in un atto di cultura condivisa. Tra laboratori, performance e workshop diffusi nei quartieri di Baggio e San Siro, il festival ha coinvolto - oltre alla Fondazione Don Gnocchi - enti e partner come la sezione di Milano dell’Ente Nazionale Sordi, il ContART Festival, Mare Culturale Urbano.
«Questa collaborazione – aggiunge Rossana Maggi, fondatrice di ArteVOX – è la dimostrazione che arte e riabilitazione possono incontrarsi in un terreno comune, generando benessere, consapevolezza e inclusione reale».
L’esperienza de "Il Giardino Segreto" si inserisce nel percorso di attenzione e innovazione della Fondazione Don Gnocchi verso l’inclusione culturale e sociale delle persone fragili, in un dialogo sempre più stretto tra cura, arte e territorio.
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