Dai momenti ufficiali nel programma dell'Adunata, alle iniziative promosse anche nei Centri milanesi della Fondazione Don Gnocchi per arricchire di appuntamenti di ogni genere l'intensa settimana "alpina".
Non si capisce il don Gnocchi "padre dei mutilatini" se non lo si comprende nella sua missione accanto alle migliaia di giovani alpini mandati al massacro. Negli occhi dei quali don Carlo seppe vedere le sembianze del Cristo.
Dal commosso saluto dello scrittore Mario Rigoni Stern, alle parole di Peppino Prisco, ai drammatici racconti dei reduci Nelson Cenci e Ugo Balzari: per tutti, l'identica certezza: «In quell'inferno incontrammo un santo!».
I brani più struggenti delle lettere del cappellano don Gnocchi inviate dal fronte al cugino Mario Biassoni durante la tragica campagna di Russia. E tra le righe, il "sogno" dell'Opera di carità che troverà compimento, a guerra finita, nella Fondazione Pro Juventute.
Un'edizione speciale della rivista "Missione Uomo" tutta dedicata al rapporto tra il cappellano don Carlo e gli alpini e il nuovo libro "Alpini di Dio", che racconta la vita straordinaria di don Gnocchi e altri tre beati con la penna nera.