Alla Masterclass in corso nell'università svizzera... (Leggi tutto)
L’estate è una stagione che porta benefici, ma anche qualche preoccupazione, specialmente per le persone anziane o fragili. Il caldo torrido di questi giorni, l’umidità, la solitudine… Come è possibile proteggere i nostri cari? A che cosa dobbiamo prestare più attenzione? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Beatrice Merlo, medico responsabile di RSA in Fondazione Don Gnocchi.
Ecco alcuni consigli semplici ma fondamentali per vivere la stagione calda in sicurezza.
Dottoressa, qual è il primo rischio per un anziano in estate?
Il caldo, ovviamente. Ma attenzione: la cosa più importante è sapere che gli anziani spesso non sentono la sete. È un meccanismo fisiologico, non un capriccio. E quindi rischiano di bere troppo poco. Per questo è fondamentale garantire un’assunzione regolare di liquidi durante la giornata.
C’è un modo pratico per farlo?
Sì, per esempio usando una bottiglia d’acqua con delle tacche segnate sopra: aiuta a distribuire l’assunzione nel corso della giornata. È una piccola strategia, ma molto efficace.
Quanta acqua dovrebbe bere una persona anziana?
Almeno un litro, meglio un litro e mezzo o due al giorno. Poi certo, ogni caso è a sé: se ci sono problemi di deglutizione o altre condizioni particolari, va sentito il medico.
E per l’alimentazione?
D’estate meglio cibi freschi e leggeri. Ma rispetto all’idratazione è un tema un po’ meno critico. L’importante è mantenere le giuste consistenze per chi ha difficoltà, ad esempio di masticazione o deglutizione.
Ci sono segnali che devono allarmare nelle persone anziane?
Un rallentamento nei movimenti, nel pensiero, nel parlare, oppure uno stato di confusione. Sono campanelli d’allarme e vanno considerati con attenzione.
E i farmaci? Vanno riviste le terapie in estate?
Soprattutto nei pazienti ipertesi che assumono diuretici. È bene fare un controllo con il medico di famiglia per valutare se serve ridurre o modificare la terapia.
Un classico consiglio estivo è quello di portare gli anziani nei centri commerciali o nei luoghi con aria condizionata. È corretto?
Sì, purché si faccia attenzione alle escursioni termiche. L’aria condizionata è utile, anzi fondamentale, ma la temperatura dev’essere stabile e moderata: non troppo calda, non troppo fredda.
E per le vacanze? Mare o montagna?
Vanno bene entrambe, con buon senso. L’importante è evitare temperature estreme e gestire bene la salubrità degli ambienti.
Infine, non dimentichiamo il tema della solitudine. L’estate svuota le città e molti anziani si trovano da soli.
È un tema sociale, oltre che sanitario. Il consiglio è coinvolgerli in una rete, quando possibile. E dove non ci sono parenti o amici, esistono i centri diurni, le associazioni, i centri anziani. L’abbandono è un rischio reale: evitare l’isolamento aiuta anche il benessere psicologico.
In conclusione, tre consigli d’oro per chi si prende cura di un anziano?
Primo: rivedere con il medico la terapia, soprattutto per chi è iperteso. Secondo: assicurarsi che la persona beva a sufficienza ogni giorno. Terzo: mantenere una temperatura negli ambienti di casa costante, né troppo calda né troppo fredda.
Con questi consigli, buona estate a tutti!
Esatto. Con qualche piccola attenzione, l’estate può essere un periodo sereno anche per gli anziani.
Ufficio Stampa Fondazione Don Gnocchi
Milano, tel. 02 39703245 – 335 8498258
ufficiostampa@dongnocchi.it