La presentazione l'8 maggio nell'ambito di RomeCup della... (Leggi tutto)
Il Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano ha ospitato il 19 dicembre scorso un incontro scientifico dedicato all’esperienza del CARELab (Computer Assisted REhabilitation Lab), laboratorio di clinica e di ricerca attivato dalla Fondazione Don Gnocchi per la __riabilitazione tecnologicamente assistita di pazienti in età evolutiva.
L’evento – caratterizzato da una folta cornice di partecipanti e aperto da un concerto dell'orchestra da camera Esagramma (vedi qui) è stato aperto dai saluti di Francesco Converti, direttore generale della Fondazione Don Gnocchi, Roberto Costantini, direttore dell'IRCCS “S. Maria Nascente” e vicedirettore generale e della professoressa Lucia Angelini (nella foto), direttore del Dipartimento di Neuropsichiatria e Riabilitazione Età Evolutiva della Fondazione, promotrice e anima del progetto.
Ampia e approfondita la sessione scientifica moderata da Nardo Nardocci, direttore del Dipartimento di Neuroscienze Pediatriche dell'Istituto Besta di Milano, e da Furio Gramatica, direttore Sviluppo Innovazione della Fondazione Don Gnocchi, con relazioni e interventi di Elisa Maria Fazzi, Ivana Olivieri, Carolina Zorzi e Paolo Meriggi.
«Il laboratorio di clinica e di ricerca CARELab – ha spiegato la dottoressa Lucia Angelini - è stato sviluppato dall’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dell’IRCCS “S. Maria Nascente” per la riabilitazione tecnologicamente assistita di pazienti in età evolutiva: si tratta di uno spazio fisico per lo studio e l’integrazione di soluzioni tecnologiche innovative e per la verifica della loro efficacia nella pratica clinica. Nella progettazione di questo spazio, particolare attenzione è stata rivolta a nascondere, con opportuni accorgimenti strutturali e allestimenti mirati, la sofisticata tecnologia presente. Questo al fine di consentire al bambino di sperimentare, in una situazione di realtà virtuale, un’attività riabilitativa ludica, immersiva ma priva di artificiosità».
CARELab è nato quattro anni fa, con la consapevolezza che i bambini oggi sono dei nativi digitali e che di questa loro propensione si potesse tener conto nei progetti riabilitativi.
Un'équipe multidisciplinare della Fondazione Don Gnocchi (costituita da specialisti di neuropsichiatria infantile, terapisti della neuroriabilitazione, neuropsicologi, bioingegneri, programmatori software, esperti di grafica 3D) ha così ideato una piattaforma software dedicata alla traduzione in linguaggio digitale del razionale riabilitativo per diversi bisogni clinici, sia motori che cognitivi, in forma di giochi.
Oggi sono disponibili una settantina di questi giochi, organizzati in protocolli specifici a seconda della necessità clinica, con possibilità di customizzazione e aumento progressivo della loro complessità.
Il cuore di CareLab è la piattaforma software VITAMIN (Virtual realITy plAtform for Motor and Cognitive rehabilitatioN), costituita da tre componenti che comunicano e interagiscono tra loro. Si tratta del Control Hub, il modulo principale di governo delle varie funzionalità della piattaforma e di gestione dell’interfaccia utente-lato terapista, il Game Engine, motore multimediale dei giochi riabilitativi, e la Sensor Interface, modulo di acquisizione, elaborazione e trasmissione delle informazioni provenienti dai sensori verso le due componenti precedenti.
La piattaforma VITAMIN ha ottenuto nei mesi scorsi la certificazione quale dispositivo CE medicale di classe I (leggi qui). Grazie a questa complessa procedura, VITAMIN può essere oggi inserita nella banca-dati dei dispositivi medici, con il conseguente riconoscimento come dispositivo elettromedicale dal ministero della Salute.
«CareLab – ha concluso la dottoressa Angelini - ha avuto e continua ad avere generosi sostenitori: il grazie va alla Fondazione Elena Pajan Parola e all’Associazione “Paolo Zorzi” per le Neuroscienze. Un numero crescente di piccoli pazienti è in trattamento al CARELab e il gradimento è alto, sia da parte dei bambini che dei genitori. Raggiunta una buona consistenza numerica di bambini trattati, sta per essere avviato un trial clinico che metterà a confronto i risultati ottenuti con la riabilitazione tecnologicamente assistita con quelli della riabilitazione tradizionale. Questa terapia in prospettiva potrà essere portata anche a domicilio (CareLab at home), così come replicata presso altre Neuropsichiatrie Infantili di Fondazione, in modo da diventarne una cifra distintiva nella neuroriabilitazione dell’età evolutiva, vero e proprio fiore all’occhiello della “Don Gnocchi”».
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