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Un segno di speranza e misericordia nel cuore della Basilicata. In occasione del Giubileo 2025, per speciale decreto dell’arcivescovo di Acerenza monsignor Francesco Sirufo, il Centro "Gala-Don Gnocchi" diventa sede di indulgenza plenaria giubilare fino al prossimo 25 ottobre. Una decisione che consente anche agli ospiti della struttura, molti dei quali impossibilitati a muoversi, di vivere un’esperienza autentica di riconciliazione e rinnovamento spirituale all’interno del proprio luogo di cura.
L’iniziativa rappresenta un forte segno di vicinanza alle persone fragili e malate, riaffermando la missione della Fondazione Don Gnocchi: prendersi cura della persona nella sua interezza, corpo e spirito, con umanità e competenza.
Oggi la cerimonia di apertura ufficiale è stata caratterizzata da un momento di riflessione sul tema "Il valore dell'assistenza spirituale nella malattia" che ha visto la partecipazione delle principali autorità ecclesiastiche e civili locali: di Mons. Davide Carbonaro, Arcivescovo metropolita di Potenza; di Mons. Francesco Sirufo, Arcivescovo di Acerenza, di Don Tonino Cardillo, Cappellano del Centro Don Gnocchi di Acerenza; dell'Assessore Regionale alla Sanità, Cosimo Latronico; del Sindaco di Acerenza, Fernando Scattone e del Direttore dell'UOC Hospice dell’Ospedale San Carlo di Potenza, Marcello Ricciuti. A moderare l’incontro Brigida Desimio, Presidente del CIF Potenza.
L'incontro è stato un momento di riflessione e di impegno condiviso, importante per le istituzioni civili, religiose e sanitarie coinvolte, così come sottolineato dall'Assessore Latronico: “In un tempo in cui la medicina evolve con rapidità e l’efficienza sanitaria è al centro del dibattito pubblico, rischiamo di trascurare una dimensione essenziale: quella spirituale. Eppure, la sofferenza umana non si cura solo con farmaci e protocolli. Occorre empatia, ascolto, accompagnamento. Serve uno sguardo integrale sulla persona. Il Centro Don Gnocchi di Acerenza, oggi elevato a sede di indulgenza plenaria giubilare, non è solo un presidio sanitario d’eccellenza. È un luogo che accoglie, che abbraccia la fragilità con rispetto e dedizione, testimoniando quotidianamente quanto l’assistenza spirituale possa restituire dignità e conforto anche nei momenti più difficili. Sono profondamente convinto che il compito delle istituzioni non si esaurisca nell’offerta di servizi. Dobbiamo coltivare una visione di salute che comprenda il corpo, la mente e lo spirito, in un’alleanza tra cura sanitaria e cura umana.”
Don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Don Gnocchi, nel suo intervento conclusivo ha ribadito l'importanza di momenti come questo: "La fragilità ci riguarda tutti, fragile è ognuno di noi. Eventi come quello di oggi sono importanti perché valorizzano la necessità di essere tutti noi strumento di speranza per gli altri, un dono che riceviamo con il battesimo ma che spesso dimentichiamo, abbagliati dal modello trumpiano che l’uomo deve farsi da sé”.
Il merito della realizzazione dell’evento giubilare va riconosciuto all’impegno dei volontari della Fondazione Don Gnocchi, coordinati da Maria Galasso. A suggellare simbolicamente la giornata, la donazione di una tela e due murales dedicati al Beato Don Carlo Gnocchi, realizzati dall’artista Salvatore Savia e offerti dalla Cooperativa sociale Borgo Albergo.
Inaugurato nel 2005 grazie ad una sperimentazione gestionale tra Regione Basilicata, Fondazione Don Gnocchi e diocesi di Acerenza, il Centro Gala-Don Gnocchi è un punto di riferimento per la riabilitazione nel Sud Italia. Accoglie persone con disabilità temporanee o permanenti dovute a patologie prevalentemente di carattere neurologico, ortopedico e cardiologico. La struttura è attrezzata per ricoveri in regime ordinario, day‑hospital e lungodegenza estensiva, ed accoglie pazienti provenienti anche da regioni limitrofe come Campania, Puglia e Calabria.
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