L'inaugurazione giovedì 8 maggio, alla presenza di... (Leggi tutto)
«Con questa nuova struttura di eccellenza vogliamo consolidare il ruolo della Fondazione Don Gnocchi come motore di innovazione scientifica e tecnologica in ambito riabilitativo, con un'attenzione particolare alla salute delle persone più fragili. La robotica e le tecnologie avanzate devono essere strumenti accessibili ed efficaci al servizio dell’attività clinica e delle persone».
Così Maria Cristina Messa, direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi, ha spiegato gli obiettivi del CoE-REHAB (Centro di Eccellenza per la Riabilitazione robotica) inaugurato questa mattina a Salerno, alla presenza – tra gli altri – del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha ribadito l’importanza di investire sull’innovazione e sulla sinergia tra ricerca scientifica e assistenza sanitaria.
Situato nel plesso di “S. Maria al Mare” – una delle strutture storiche della Fondazione Don Gnocchi - il Centro integra tecnologie avanzate e un approccio multidisciplinare innovativo, ponendosi come punto di riferimento per la Campania e il Mezzogiorno.
Il Centro è parte del più ampio progetto “Fit for Medical Robotics” (Fit4MedRob), sostenuto dal Piano Nazionale Complementare (PNC) al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che coinvolge 25 partner, tra cui undici università e centri di ricerca, undici centri clinici e Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) e tre imprese. Il 40% dei fondi di tutto il progetto è stato destinato al sud Italia.
Si tratta di una risposta concreta alle esigenze di soggetti, adulti e bambini, con disabilità motoria, sensitiva e cognitiva, ma anche di anziani fragili e di soggetti con patologie lavoro-correlate, affinché possano contare su nuovi sistemi robotici per la riabilitazione neuromotoria e cognitiva che ne migliorino le autonomie e la qualità di vita.
Al taglio del nastro erano presenti, oltre al presidente De Luca, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, l’assessore alla Ricerca, Innovazione e Start Up della Regione Campania Valeria Fascione; il direttore generale della Ricerca e dell’Innovazione del ministero della Salute Graziano Lardo; il senior researcher del Consiglio Nazionale delle Ricerche Andrea Orlandini; il direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno Annibale Alessandro Puca; il direttore sanitario dell’Asl di Salerno Primo Sergianni; il presidente di “Fit4MedRob” Emilio Campana e l’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno monsignor Andrea Bellandi, che ha benedetto l’innovativa struttura.
Ad accoglierli, il presidente e il direttore generale della Fondazione Don Gnocchi don Vincenzo Barbante e Francesco Converti e la responsabile dell'Area territoriale Centro-Sud Anna Izzo.
In alto: il presidente, la direttrice scientifica e il direttore generale della Fondazione Don Gnocchi. Sotto, uno scorcio dei numerosi partecipanti alla cerimonia di inaugurazione di questa mattina a Salerno
«Il Centro di Salerno - ha aggiunto Irene Aprile (foto sotto), direttore dei Dipartimento di Riabilitazione Neuromotoria della Fondazione Don Gnocchi e coordinatrice della Missione 1 di “Fit4MedRob” - rappresenta un tassello fondamentale del nostro progetto, perché consente di portare la ricerca clinica altamente traslazionale sul territorio, nel pieno spirito del PNRR. Le tecnologie robotiche e digitali che qui vengono sperimentate saranno valutate non solo per la loro efficacia e sostenibilità, ma anche per il loro reale impatto nella pratica quotidiana della riabilitazione. Questo ci permetterà di costruire nuovi modelli di cura che includano anche la telemedicina e teleriabilitazione per l’assistenza domiciliare».
Oltre a essere dotata di nuove tecnologie, la sede “Don Gnocchi” di Salerno è stata oggetto di importanti interventi di adeguamento che hanno interessato un padiglione di 690 metri quadri, interamente dedicato al Centro di Eccellenza.
Tra le tecnologie più interessanti c’è UAN.GO, un dispositivo medico attivo destinato alla riabilitazione degli arti inferiori nei pazienti paraplegici o che a seguito di eventi da ictus devono recuperare la deambulazione. Si tratta di un esoscheletro che viene indossato e permette al paziente di alzarsi in piedi e camminare grazie alla presenza di quattro motori, per movimentare le articolazioni di anca e ginocchio di ciascun arto. A coordinare l’implementazione delle nuove tecnologie e dei protocolli clinici sperimentali è stato Marco Germanotta, responsabile del CoE-REHAB-Salerno.
Il presidente don Barbante con alcuni operatori del Centro "Don Gnocchi" di Salerno
Un’ampia area è stata attrezzata a palestra per la riabilitazione robotica e tecnologica, che consente al Centro di condurre sperimentazioni su larga scala volte a valutare l’efficacia e la sostenibilità della riabilitazione robotica.
Tra questi, lo studio StrokeFit4, un ambizioso progetto promosso dalla stessa Fondazione Don Gnocchi che coinvolgerà circa 600 pazienti con esiti di ictus reclutati in 13 centri clinici, e il TECHildren REHAB, coordinato dall’IRCCS Fondazione Stella Maris, che prevede il reclutamento di 194 bambini in 6 centri con diagnosi di disturbo o disabilità del neurosviluppo acquisiti o congeniti.
Medici e fisioterapisti altamente specializzati potranno inoltre utilizzare dispositivi innovativi per la teleriabilitazione che consentiranno di sviluppare il progetto di sperimentazione clinica STROKEFIT4@HOME, coordinato dalla Fondazione Don Gnocchi. Il trial coinvolgerà 160 pazienti colpiti da ictus reclutati in 14 centri, focalizzandosi sulla valutazione dell’efficacia di soluzioni tecnologiche di riabilitazione domiciliare, ampliando così l’accessibilità alle cure.
Tra le novità più significative la realizzazione di un Laboratorio di Analisi del Movimento e Neurofisiologia, grazie al quale sarà possibile studiare in modo approfondito il recupero motorio dei pazienti, grazie all’acquisizione di dati relativi alla cinematica, alla dinamica ed alle attivazioni muscolari, ma anche i processi neurofisiologici che sottendono il recupero. Tale laboratorio fornirà dati fondamentali per studi come Agilik@home, promosso dall’IRCCS Eugenio Medea, che mira a migliorare l’uso clinico di un tutore motorizzato per ginocchio, in bambini con paralisi cerebrale. Inoltre, il laboratorio supporterà lo studio StrokeFit4 con valutazioni dettagliate, sia sui progressi motori dei pazienti, mediante analisi basate su unità di misura inerziali (IMU) e dati sull’attivazione muscolare, sia sulle variazioni dell’attività cerebrale mediante EEG ad alta densità.
Gli ampi spazi resi disponibili dalla ristrutturazione dell’edificio faciliteranno l’esecuzione di “explanatory trial” su dispositivi tecnologici innovativi, non ancora commercialmente disponibili, e sviluppati dai partner dell’iniziativa “Fit4MedRob”. Tra questi, il trial DESC-Glove, guidato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e rivolto a pazienti con ictus; il trial PhiCube, dedicato a bambini con neurodisturbi acquisiti o congeniti e sponsorizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ed il trial VirtualPark – Pediatric su pazienti con patologie neuromuscolari in età pediatrica, anch’esso sponsorizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
“Fit4MedRob” è uno dei quattro progetti approvati nel bando PNC-PNRR dedicato alle tecnologie per la salute e, nel caso specifico, alle tecnologie per la robotica riabilitativa integrata con le tecnologie digitali. L’impatto atteso del progetto è mettere a punto nuovi paradigmi di cura, in cui il contributo della tecnologia potrà migliorare i percorsi riabilitativi, gli approcci preventivi e le attività di assistenza, anche domiciliari, per le persone con stadi cronici o transitori di malattia e disabilità.
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