L'obiettivo è sviluppare la capacità di ideare e... (Leggi tutto)
Crisi economiche, guerre e precarietà lavorativa potrebbero frenare la propensione degli italiani a inserire un lascito solidale nel proprio testamento, ma i dati reali del Terzo Settore raccontano un’altra storia: i lasciti crescono e si confermano una risorsa sempre più strategica per le organizzazioni non profit. A rivelarlo è la nuova ricerca del Comitato Testamento Solidale - di cui la Fondazione Don Gnocchi è ente promotore - condotta con WaldenLab e VITA, presentata a Roma in occasione della Giornata Internazionale del Lascito Solidale.
Tra il 2020 e il 2024, le organizzazioni che hanno ricevuto almeno un lascito sono passate dal 61% al 77%. Nello stesso periodo, il peso dei lasciti sul totale della raccolta fondi è quasi raddoppiato, dall’8% al 14%. Un dato che, secondo gli esperti, fotografa un fenomeno strutturale e destinato a consolidarsi, anche se la percezione degli italiani – più prudenti verso il futuro – sembra meno ottimistica: la quota di chi si dichiara propenso a fare un lascito è scesa dal 18% al 15%.
Per la Fondazione Don Gnocchi, i lasciti testamentari rappresentano un motore di sviluppo per la mission avviata da don Carlo Gnocchi più di settant’anni fa. Un impegno che oggi si traduce in progetti di riabilitazione avanzata, assistenza domiciliare, percorsi educativi per bambini con disabilità e attività di ricerca clinica. «Per noi i lasciti sono una vera e propria energia vitale – spiegano dalla Fondazione – perché permettono di dare continuità al nostro lavoro accanto ai più fragili e di guardare al futuro con maggiore solidità».
L’indagine mette in luce dinamiche interessanti:
Un altro dato rilevante riguarda la comunicazione: il 55% delle organizzazioni non profit non ha mai realizzato campagne dedicate ai lasciti, e le realtà più piccole sono quelle che più faticano a promuovere questo tipo di donazione, spesso per mancanza di risorse o competenze dedicate.
La ricerca conferma inoltre che i lasciti non sono riservati ai grandi patrimoni. Piccoli gesti, in denaro o in beni, possono avere un impatto decisivo per le organizzazioni beneficiarie. In Italia, però, permane ancora il pregiudizio secondo cui si tratti di una scelta “da ricchi”: è un’opinione in crescita, dal 30% al 35% negli ultimi cinque anni.
«È fondamentale continuare a fare cultura – hanno sottolineato i relatori – perché il lascito non intacca i diritti degli eredi tutelati per legge e rappresenta un’opportunità di solidarietà accessibile a tutti».
Nonostante le incertezze, il 77% delle organizzazioni prevede un aumento dei lasciti nei prossimi anni. Un segnale che, secondo gli esperti, indica un cambio generazionale: le nuove fasce di anziani, più informate e abituate al volontariato e alle donazioni, guardano al lascito come a un atto naturale di continuità con la propria vita solidale.
INFORMAZIONI SUL COMITATO TESTAMENTO SOLIDALE: www.testamentosolidale.org
Ufficio Stampa Fondazione Don Gnocchi
Milano, tel. 02 39703245 – 335 8498258
ufficiostampa@dongnocchi.it