Nel panorama sanitario contemporaneo, la comunicazione non è solo un mezzo: è un diritto fondamentale, un pilastro che incide profondamente sulla qualità delle cure.
Negli ultimi anni, gli standard internazionali hanno acceso i riflettori su una realtà spesso trascurata: la vulnerabilità comunicativa. Quando una persona non riesce a esprimersi in modo efficace, il rischio è quello di vedere compromesso l’accesso equo alle cure, con conseguenze che vanno ben oltre la sfera clinica. È in questo contesto che nasce e si sviluppa la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA).
Il progetto sulla "Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA)" attivo al Centro "S. M. ai Colli-Presidio Sanitario Ausiliatrice" della Fondazione Don Gnocchi di Torino promuove l'innovazione, l'accessibilità e l'inclusività delle persone con bisogni comunicativi complessi.
La CAA è un insieme di strategie, strumenti e tecnologie pensate per supportare e migliorare la comunicazione di persone con difficoltà comunicative temporanee o permanenti.
Il progetto - sostenuto dalla Fondazione CRT - promuove spazi di cura sempre più inclusivi, permettendo a persone di tutte le età di esprimersi grazie a tavole comunicative cartacee e digitali, favorendo autonomia, relazione e partecipazione.
Il progetto è rivolto a:

L'obiettivo è garantire a tutti coloro che accedono alla struttura in regime ambulatoriale o ai pazienti ricoverati in reparto il diritto alla comunicazione, promuovendo autonomia, partecipazione e inclusione sociale.
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Il progetto è coordinato dalla responsabile di struttura Ylenia Sacco e dalla responsabile del Servizio Infermieristico, Tecnico, Riabilitativo, Educativo, Assistenziale (Sitrea), Paola Taverna con tutto il team di logopedisti della struttura.
