Due ricercatrici della Fondazione all'importante... (Leggi tutto)
Oltre 400 persone hanno partecipato sabato 11 ottobre al Teatro Civico di La Spezia alla serata “Emozioni in movimento”, promossa dalla Fondazione Don Gnocchi in collaborazione con il Teatro Civico, per sostenere i progetti e le attività della Fondazione sul territorio. Un evento che ha saputo unire la forza dell’arte alla generosità della solidarietà, trasformando il palcoscenico in un luogo di incontro, emozione e partecipazione.
Danza, musica e parole hanno guidato il pubblico in un viaggio coinvolgente tra linguaggi artistici diversi ma accomunati dallo stesso messaggio: la cura della persona come espressione più alta di umanità.
Sul palco si sono alternati Evolution Dance Studio, la compagnia Danzabilmente, i musicisti del Conservatorio “Giacomo Puccini” e il Coro Gospel Joyful Singers, che con le loro esibizioni hanno emozionato e incantato la platea.
A fare da filo conduttore, la voce di Maria Cristina Sabatini, che ha accompagnato il pubblico tra performance e testimonianze, e la lettura dei brani di don Carlo Gnocchi, affidata a Martina Iardella (foto sotto), psicologa, psicoterapeuta e responsabile della struttura Don Gnocchi di La Spezia.
Nel silenzio raccolto della sala, le parole del Beato sono risuonate come un invito universale alla cura e alla dignità umana:
«L’uomo non è soltanto corpo, né soltanto spirito: è unità viva e armonica di entrambe le realtà. E solo quando si cura l’intera persona, si restaura davvero l’umanità». (don Carlo Gnocchi, Restaurazione della persona umana, 1946)
Un passaggio che ha toccato profondamente il pubblico, ricordando l’attualità e la forza del messaggio di don Gnocchi: guardare sempre alla persona nella sua interezza, con sguardo umano e compassionevole.
«È stata una serata che ci ha ricordato quanto l’arte possa far vibrare il cuore e la solidarietà possa accenderlo – ha commentato Martina Iardella –. L’abbraccio del pubblico, il sostegno delle istituzioni e il lavoro quotidiano di ogni nostro operatore ci danno la forza di continuare ogni giorno a costruire percorsi di cura e speranza per le persone più vulnerabili».
Tra il pubblico erano presenti Giacomo Giampredone, assessore alla Difesa del suolo, Infrastrutture ed Edilizia ospedaliera della Regione Liguria e Maria Grazia Frijia, vicesindaco di La Spezia, che nei saluti iniziali hanno pronunciato parole di stima profonda per il Polo Riabilitativo del Levante Ligure, insieme a monsignor Luigi Ernesto Paletti, vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato, che ha espresso la propria vicinanza alla missione della Fondazione.
Un grazie sentito va al Comune di La Spezia, a Tele Liguria Sud, ai Lions International La Spezia degli Ulivi, alle associazioni di volontariato e a tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa. Un ringraziamento speciale anche ai professionisti della Fondazione che hanno lavorato dietro le quinte con grande dedizione, tra cui il fisioterapista e referente del Volontariato e Servizio civile, Francesco Porto e le ragazze del Servizio Civile.
“Emozioni in movimento” ha dimostrato che la bellezza dell’arte può diventare gesto concreto di solidarietà e che una comunità unita può davvero cambiare le cose.
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