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Lunedì 10 novembre, alle ore 17.30 si terrà nella sede della Fondazione “Progettoautismo FVG Onlus” di Feletto Umberto di Tavagnacco (Ud), la cerimonia della posa della prima pietra del villaggio di cohousing “Enzo Cainero”, frutto di anni di impegno e promosso dalla Fondazione Progettoautismo FVG Onlus.

Oltre alle autorità istituzionali - a partire dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e dell’assessore alla Salute, Politiche Sociali e Disabilità, Riccardo Riccardi -, saranno presenti alla cerimonia, tra gli altri, la presidente della Fondazione Progettoautismo FVG Onlus, Elena Bulfone, il presidente della Fondazione Don Gnocchi, don Vincenzo Barbante, e i vertici della Brigata Alpina Julia e dell’Ottavo Reggimento, realtà che da tempo sono gemellate fra loro.
Il villaggio di cohousing “Enzo Cainero” rappresenta per la comunità locale non solo il punto d’arrivo, ma soprattutto il punto di partenza del sogno più grande della Fondazione Progettoautismo FVG e di quanti la stanno sostenendo in questi anni: offrire una risposta che è più di un semplice “dopo di noi”. È la promessa di un “durante di noi” sereno, dove i ragazzi e genitori, anche quando invecchieranno e diventeranno a loro volta fragili, potranno restare sempre vicini, senza la paura di dolorose e traumatiche separazioni. Il progetto è stato pensato per un futuro in cui anche i “fratelli e le sorelle” possano vivere la loro esistenza liberi dalla preoccupazione di un gravoso carico assistenziale multiplo, potendo così plasmare le proprie scelte di vita senza condizionamenti.
Il presidente della Fondazione Don Gnocchi benedirà questo particolare momento, con l’intento di celebrarne l’importanza storica per la comunità. A tale proposito, i promotori hanno deciso di sostituire la tradizionale prima pietra con una “Capsula del Tempo”: un contenitore sigillato, resistente e progettato per essere aperto tra decenni. Al suo interno verranno riposti oggetti e documenti che raccontano il presente, i sogni e i valori che hanno guidato i promotori di quest’opera. A suggello del legame con la Fondazione Don Gnocchi, verranno inseriti nella capsula anche la preghiera del beato don Carlo Gnocchi, come guida spirituale e morale del Villaggio, e una medaglia a lui dedicata, a testimonianza solida e tangibile del gemellaggio, che sopravviva nel tempo.
«Questo gesto - sottolinea la presidente Elena Bulfone - non solo celebrerà un grande inizio, ma consoliderà il nostro legame con la figura di don Carlo Gnocchi, rendendolo parte delle fondamenta stesse del villaggio. Il sostegno di don Vincenzo Barbante e della Fondazione Don Gnocchi sono per noi un faro. La figura del beato don Carlo Gnocchi, con la sua opera instancabile in favore dei più fragili e il suo sguardo sempre rivolto al futuro e alla dignità della persona, è un’ispirazione costante e un pilastro etico del nostro impegno».
Ufficio Stampa Fondazione Don Gnocchi
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