L'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha visitato questa mattina il Centro Irccs "S. Maria Nascente" di Milano della Fondazione Don Gnocchi. Nella sua prima visita da nuovo pastore della diocesi, mons. Delpini ha incontrato dirigenti, operatori e pazienti, ai quali ha espresso parole di riconoscenza per il prezioso lavoro svolto al servizio dei più fragili.

Accolto nella cornice del santuario del beato don Gnocchi («Qui mi sento come a casa - ha confidato - Contate pure su di me...»), l'arcivescovo è stato salutato da Alessio, a nome di tutti i ragazzi disabili assistiti al Centro. Accompagnato dal presidente della Fondazione don Enzo Barbante, dal consigliere delegato Marco Campari e dal direttore del Centro Roberto Costantini, ha poi fatto visita ai reparti di riabilitazione ospedaliera, dove si è intrattenuto con medici e ricoverati.

«La Fondazione Don Gnocchi – ha sottolineato l’arcivescovo - non è solo una realtà di assistenza e cura. È un'istituzione culturale, un luogo nel quale fare ricerca scientifica e innovazione tecnologica lasciandosi ferire dal dolore innocente: che diventa così un principio culturale, un colpo di lancia capace di far venire fuori il bene dalla cultura d’oggi, ma anche di orientare il fare impresa, perché persegua quell'investimento che cerca il bene dell'umanità».

La visita è poi proseguita ai reparti socioeducativi, dove monsignor Delpini ha incontrato i ragazzi della scuola speciale e dei Centri Diurni, per poi concludersi nei laboratori di ricerca e al servizio Dat (Domotica, Ausili, Terapia occupazionale), dove sono state mostrate all'arcivescovo la casa domotica e i servizi innovativi di teleriabilitazione domiciliare e di riabilitazione per i bambini con l'utilizzo della realtà virtuale.